Stefano Guarnieri: "Ma contro droga e abuso di alcolici alla guida si fanno ancora pochi controlli"
ROMA - "Il nocciolo della questione? Secondo me è la guida sotto l'effetto dell'alcol e degli stupefacenti ": così Stefano Guarnieri, "motore" dell'associazione per la sicurezza stradale "Lorenzo Guarnieri" (dal nome del figlio di 17 anni, investito e ucciso 6 anni fa da un automobilista ubriaco e drogato), commenta l'incidente del Tir che ha distrutto una famiglia al casello autostradale sulla Torino-Milano.
"Con l'omicidio stradale - continua Guarnieri - si garantisce la pena, ma qui serve di più, servono prevenzione e controlli. Certo, prima dell'introduzione di questa legge l'autista del Tir non sarebbe finito in galera: oggi non succederà ma il problema adesso è capire come fermare in tempo questi killer della strada".
Come fare?
"Aumentare i controlli, non solo da parte della Polizia stradale ma anche da altre forze di polizia locali: in Italia un automobilista viene fermato e controllato una volta ogni 40 anni. In Svezia una volta ogni tre anni".
Ma è solo una questione di frequenza o anche di qualità?
"Questo è l'aspetto chiave: da noi i controlli sono quasi sempre a posteriori. Ossia dopo che si sono verificati incidenti: invece bisogna farli prima che si verifichino le tragedie. Quando un automobilista viene fermato dalla polizia siamo difronte ad un grande momento di prevenzione, non di repressione".
E gli autisti dei mezzi pesanti?
"È molto importante avere campagne di prevenzione per i guidatori professionali, ma questo riguarda solo l'Italia, sugli autisti provenienti dall'estero possiamo fare poco. Anche se si potrebbe almeno evitare che alterino i cronotachigrafi con le ore di guida. E si torna al tema dell'alcol e a tutte le ipocrisie legate alla vendita: non dimentichiamo che il Tir che ha travolto la famiglia sulla Torino-Milano era pieno di bottiglie di alcol".
Perché parla di ipocrisia?
"La vendita di alcolici sfusi al banco è vietata sulla rete stradale, ma non quella di intere bottiglie nei piccoli supermercati. Una follia".
E poi c'è il tema della droga.
"La legge attuale è profondamente sbagliata, rende difficile capire lo stato di alterazione al momento della guida. Dovremmo fare come in Inghilterra dove usano la stessa metodologia del doping: i controlli sono più facili, veloci e certi. E poi - altro aspetto gravissimo - in Italia ancora non conosciamo la vastità di questo fenomeno perché l'Istat non è in grado di fornire dati su incidenti legati ad alcol e droga. E se di un fenomeno non conosci la portata, poi è difficile intervenire ".
Ci sono state anche polemiche sulla polizia stradale perché il Tir dell'incidente non è stato fermato in tempo.
"Cosa poteva fare la Polizia stradale è difficile dirlo. Dipende anche dalla fortuna, dalle segnalazioni, dalla possibilità di avere una pattuglia in zona. Di certo servirebbero più agenti sulle strade che in questura".
L’intervista di Stefano Guarnieri a Vincenzo Borgomeo di Repubblica.it. Condividiamo tutto, ma proprio tutto. (ASAPS)