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Notizie brevi 29/09/2016

Stefano Guarnieri: "Ma contro droga e abuso di alcolici alla guida si fanno ancora pochi controlli"

di Vincenzo Borgomeo

ROMA - "Il nocciolo della questione? Secondo me è la guida sotto l'effetto dell'alcol e degli stupefacenti ": così Stefano Guarnieri, "motore" dell'associazione per la sicurezza stradale "Lorenzo Guarnieri" (dal nome del figlio di 17 anni, investito e ucciso 6 anni fa da un automobilista ubriaco e drogato), commenta l'incidente del Tir che ha distrutto una famiglia al casello autostradale sulla Torino-Milano.

"Con l'omicidio stradale - continua Guarnieri - si garantisce la pena, ma qui serve di più, servono prevenzione e controlli. Certo, prima dell'introduzione di questa legge l'autista del Tir non sarebbe finito in galera: oggi non succederà ma il problema adesso è capire come fermare in tempo questi killer della strada".

Come fare?
"Aumentare i controlli, non solo da parte della Polizia stradale ma anche da altre forze di polizia locali: in Italia un automobilista viene fermato e controllato una volta ogni 40 anni. In Svezia una volta ogni tre anni".

Ma è solo una questione di frequenza o anche di qualità?
"Questo è l'aspetto chiave: da noi i controlli sono quasi sempre a posteriori. Ossia dopo che si sono verificati incidenti: invece bisogna farli prima che si verifichino le tragedie. Quando un automobilista viene fermato dalla polizia siamo difronte ad un grande momento di prevenzione, non di repressione".

E gli autisti dei mezzi pesanti?
"È molto importante avere campagne di prevenzione per i guidatori professionali, ma questo riguarda solo l'Italia, sugli autisti provenienti dall'estero possiamo fare poco. Anche se si potrebbe almeno evitare che alterino i cronotachigrafi con le ore di guida. E si torna al tema dell'alcol e a tutte le ipocrisie legate alla vendita: non dimentichiamo che il Tir che ha travolto la famiglia sulla Torino-Milano era pieno di bottiglie di alcol".

Perché parla di ipocrisia?
"La vendita di alcolici sfusi al banco è vietata sulla rete stradale, ma non quella di intere bottiglie nei piccoli supermercati. Una follia".

E poi c'è il tema della droga.
"La legge attuale è profondamente sbagliata, rende difficile capire lo stato di alterazione al momento della guida. Dovremmo fare come in Inghilterra dove usano la stessa metodologia del doping: i controlli sono più facili, veloci e certi. E poi - altro aspetto gravissimo - in Italia ancora non conosciamo la vastità di questo fenomeno perché l'Istat non è in grado di fornire dati su incidenti legati ad alcol e droga. E se di un fenomeno non conosci la portata, poi è difficile intervenire ".

Ci sono state anche polemiche sulla polizia stradale perché il Tir dell'incidente non è stato fermato in tempo.
"Cosa poteva fare la Polizia stradale è difficile dirlo. Dipende anche dalla fortuna, dalle segnalazioni, dalla possibilità di avere una pattuglia in zona. Di certo servirebbero più agenti sulle strade che in questura".

da repubblica.it


L’intervista di Stefano Guarnieri a Vincenzo Borgomeo di Repubblica.it. Condividiamo tutto, ma proprio tutto. (ASAPS)

Giovedì, 29 Settembre 2016
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