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Notizie brevi 04/02/2016

Olive colorate, vino contraffatto, mattatoi clandestini: il 2015 della Forestale

Il Corpo stila il bilancio delle attività anti sofisticazione: sequestrati 60mila litri di falso Pinot, scoperto olio extracomunitario spacciato per "italiano al 100%"

Dodici mesi di sofisticazioni e truffe alimentari sono stati illustrati oggi dal Corpo forestale nell'ultimo bilancio (a breve la forestale sarà assorbita dai carabinieri) sulle investigazioni agro-alimentari messe in atto per scoprire avvelenatori e falsificatori dei prodotti italiani. Il giro d’affari dell'Italian sounding, l’agropirateria italiana, che poi è il prodotto enogastronomico similare spacciato per vero – il Parma Salami prodotto in Messico, la mortadella siciliana che arriva dal Brasile, il pesto ligure dalla Pennsylvania, il formaggio Regianito argentino - è in crescita: nel 2015 ha raggiunto i 100 miliardi di euro. E’ il triplo del fatturato delle esportazioni nazionali degli stessi prodotti originali. Sono sei le grandi aree di adulterazioni e di successiva repressione.
 
Le olive colorate.
Il Corpo forestale ha sequestrato con diversi interventi 85 tonnellate di olive dolci colorate con solfato di rame e prodotti derivati dalla clorofilla. Le olive venivano pitturate, di un verde intenso, per renderle più appetibili e attraenti o per riciclare la produzione dell'annata precedente non ancora smaltita. Il Nucleo agroalimentare e forestale ha denunciato nel corso dell’anno 19 persone per impiego fraudolento di additivi non consentiti e vendita di alimenti non genuini e pericolosi. Le tre filiere Dop (Denominazione di origine protetta) registrate in Italia - Nocellara del Belice, Bella della Daunia (Bella di Cerignola) e Oliva tenera ascolana - sono risultate immuni da sofisticazioni.

>VIDEO - Puglia, blitz della Forestale: olive da tavola colorate con la clorofilla ramata


L'olio extracomunitario venduto come 100% italiano.
Grazie alla tecnica del riconoscimento del Dna delle “cultivar” di olivo (è un'analisi molecolare), è stata scoperta una maxitruffa da decine di milioni di euro. Dieci aziende pugliesi di­ Fasano, Grumo Appula e Monopoli avevano superato i problemi della scarsa raccolta della campagna 2014-2015 immettendo sul mercato come olio "100 per cento italiano ed extra vergine" settemila tonnellate di mescite (l’un per cento della produzione italiana) arrivate da Siria, Turchia, Tunisia e Marocco. Gli investigatori del Naf si sono rivolti all'Istituto di Bioscienze e Biorisorse (Cnr-Ibbr) di Perugia per stabilire l'origine geografica delle partite, risultate poi false.
 
L'ape sentinella dell'Ogm free e dei pesticidi free.
Uno studio sulle colture di mais basato sull’agroecologia - due anni di lavoro, realizzato anche con le cosiddette api sentinella, e 600 controlli in tutta Italia - ha evidenziato la presenza di diciotto colture transgeniche in un ristretto territorio del Friuli Venezia Giulia. Soltanto in quell’area. Le colture sono state distrutte e il territorio oggi è presidiato per evitare contaminazioni. La contaminazione da Ogm era avvenuta in terreni distanti da quelli "campione" coltivati con mais transgenico, questo a causa del vento e delle api che avevano trasportato il polline fino a tre chilometri lontano. Per verificare il trasporto sono state sistemate alcune arnie vicino ai campi interessati: il miele analizzato in laboratorio ha evidenziato quali fossero le colture contaminate (anche con livelli bassi). L'ape sentinella è stata usata per risalire, tra l’altro, alla presenza di pesticidi non dichiarati in etichetta.

I falsi prodotti doc e dop.
Si è scoperto che diciannove commercianti pugliesi vendevano al banco falso pane di Altamura, che in realtà deve essere prodotto seguendo un protocollo rigido. Settemila chili di pane sono stati sequestrati ad Andria, Bari, Corato, Ruvo di Puglia, Bisceglie e Molfetta.
        
I mattatoi clandestini.
Seicento agnelli sono stati macellati ogni mese in due mattatoi clandestini di Macerata. Due allevatori lavoravano nella totale illegalità, all'interno di garage con ragnatele e polvere, in baracche e container attrezzati con ganci e coltelli ossidati, senza utilizzare lo storditore, necessario per lenire il dolore degli animali. Il valore mensile del prodotto era di 100 mila euro. Nove gli indagati per macellazione clandestina nel Parco nazionale d'Abruzzo: sventravano e disossavano in una casa privata. Controllate decine di aziende zootecniche nei comuni di Villavallelonga, Trasacco, Isola Liri, Gioia dei Marsi, Bisegna, Ortona dei Marsi, Pescina ed Avezzano e Gualdo Tadino, in provincia di Perugia. In alcuni comuni della Marsica ci sono stati focolai di tubercolosi bovina.

Pinot grigio contraffatto e grappe cinesi realizzate con la prugna.
Il Corpo forestale ha sequestrato 60 mila litri di Pinot grigio contraffatto in provincia di Pavia: la società Terre d'Oltrepò gestiva la cantina sociale di Broni-Stradella, le analisi sui campioni lì sequestrati hanno fatto emergere un'alta concentrazione di acqua nel vino, l'utilizzo di zucchero di canna e un'annata reale diversa da quella dichiarata. Quel Pinot grigio non proveniva da vigneti della zona, nonostante sull'etichetta fosse scritto “Indicazione geografica protetta provincia di Pavia”. Vino rosso generico da tavola, privo di denominazione di origine o indicazioni geografiche, veniva venduto come prodotto di pregio a Susegana (Treviso): 19.680 bottiglie sono state bloccate. La ditta aveva piazzato il prodotto a una catena di supermercati danese spacciando
uve locali di pregio inesistenti: Corvina, Rondinella, Cabernet Sauvignon, Croatina. Erano state acquistate a Oristano e in provincia di Brindisi. In un magazzino di prodotti cinesi, a Firenze, bevande alcoliche a base di piselli, sorgo, prugne e riso venivano presentate come “grappa” e “vino”: stavano entrando in supermercati e ristoranti della città. Tutti i ventun produttori di Sciacchetrà delle Cinque Terre (una bottiglia costa tra 100 e 400 euro) hanno potuto certificare, invece, l’esatta corrispondenza tra designazione e contenuto dell'imbottigliato.

 

di Corrado Zunino
da repubblica.it


OMAGGIO AL CORPO FORESTALE DELLO STATO
Un omaggio all’attività della Forestale  un Corpo che merita rispetto e affetto per quello che ha fatto in questi anni a tutela dei nostri boschi e della nostra salute e che presto purtroppo sparirà per inglobazione! Per la necessaria e condivisibile razionalizzazione delle energie dei vari corpi di polizia ben altre sarebbero state le scelte da fare. Innanzi tutto quelle che avessero eliminato gli attuali doppioni e sovrapposizioni dei corpi a competenza generale. (ASAPS)


 

Giovedì, 04 Febbraio 2016
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