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Articoli 10/06/2015

Ultimi sviluppi in materia di sicurezza in auto e novità sulla sicurezza dei pedoni

 

Sulle strade europee, il tasso di mortalità tra gli automobilisti è in calo, ma quello relativo a ciclisti e pedoni è ancora troppo alto. Se, infatti, negli ultimi dieci anni si è assistito a un dimezzamento della mortalità degli automobilisti in conseguenza di incidenti stradali, per i pedoni e i ciclisti il numero delle vittime è calato rispettivamente del 41% e del 37%. Dati che mettono in evidenza come la sicurezza delle autovetture sia in costante aumento, in virtù di soluzioni e strutture sempre più resistenti e all'avanguardia dal punto di vista tecnologico.

Lo scenario, quindi, parla di una riduzione a due velocità per tutti i Paesi dell'Unione Europea, visto che il decremento delle vittime tra gli automobilisti è stato addirittura del 53%. Nel 2014, nel complesso, sono state 7.600 le persone che hanno perso la vita sulle strade europee rimanendo coinvolte in incidenti mentre erano in bicicletta o a piedi: un numero molto significativo, soprattutto se si considera che rappresenta - da solo - circa un terzo del totale delle vittime degli incidenti. La Lituania, la Lettonia e la Slovacchia si sono rivelati i Paesi più virtuosi da questo punto di vista, mentre in Italia si è registrato un calo delle vittime annuale pari al 2.8 % per i ciclisti e al 4.3 % per i pedoni.

A rivelare tutti questi dati è la relazione pubblicata dall'ETSC (l'European Transport Safety Council) nell'ambito del programma Road Safety Performance Index. L'ETSC è una organizzazione no-profit che tra i suoi partner vede anche la presenza di Aci, che ha preso in esame i livelli di sicurezza che nel continente europeo caratterizzano gli spostamenti sulle strade. I Paesi che per i pedoni offrono i livelli di rischio più bassi sono la Norvegia e l'Olanda: qui, infatti, per ogni milione di abitanti ci sono solo quattro pedoni morti. I Paesi meno sicuri, invece, sono la Polonia e la Romania: qui, il rischio di morire per un pedone può arrivare addirittura a essere maggiore di sei volte. Per quel che concerne chi viaggia in bicicletta, invece, i luoghi più sicuri per i ciclisti sono la Gran Bretagna, Israele, l'Irlanda, la Grecia e la Spagna, ma fa bella figura anche Cipro: per ogni milione di abitanti si registrano due vittime. Almeno otto morti per ogni milione di abitanti, invece, in Paesi come l'Ungheria e la Polonia.

L'Italia, come si può notare, sta sempre nel mezzo, senza picchi negativi o positivi. Il Belpaese, infatti, per i pedoni registra 9.6 morti ogni milione di abitanti: un dato che è in apparenza positivo, visto che la media della Ue è di 11.7 vittime, ma che in realtà nasconde anche una connotazione negativa, soprattutto se confrontato con gli altri Paesi occidentali che più somigliano allo Stivale, come la Germania, la Gran Bretagna o la Francia. Ancora peggiore lo scenario che concerne i ciclisti: la media Ue è di 4.2 morti per ogni milione di abitanti, mentre in Italia si tocca la soglia di 4.6 vittime.

Insomma, in un contesto in cui i prezzi delle auto usate sono in calo e la sicurezza è in aumento, sembra proprio che viaggiare in macchina sia ancora la soluzione più sicura. Ovviamente, rispettando sempre il Codice della Strada, in attesa che sulle autovetture venga implementato il cosiddetto Intelligent Speed Assistance, il sistema di assistenza intelligente alla velocità, che - secondo le previsioni dei suoi promotori - permetterebbe di ridurre in misura significativa il numero dei sinistri e di prevenire una grande quantità di incidenti causati dal raggiungimento di velocità eccessive.


Gli sviluppi sulla sicurezza in auto e per quella dei pedoni. (ASAPS)

Mercoledì, 10 Giugno 2015
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