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Omicidio stradale , Editoriali ,... 21/05/2015

OMICIDIO STRADALE. PRIMO PASSO AVANTI, MA MIGLIORABILE

Foto Blaco - archivio Asaps

L’ASAPS esprime la sua parziale soddisfazione per questo primo concreto passo verso l’approvazione della proposta di legge sull’Omicidio stradale.
Certo il percorso è ancora lungo visto che ora il provvedimento dovrà andare in Aula al Senato per poi approdare alla Camera in autunno, con l’auspicio che i tempi indicati da Matteo Renzi   alle associazioni promotrici della raccolta delle firme - Ass. Lorenzo Guarnieri, Ass. Gabriele Borgogni di Firenze e ASAPS -  del varo del provvedimento entro il 2015 siano rispettati, dopo 4 anni di ingiustificato passo molto lento.

L’ASAPS ritiene che l’elevazione della pena minima ad 8 anni nei casi previsti di Omicidio stradale (la massima va a 12 anni) sia l’aspetto più significativo per rendere più difficile il meccanismo dei giochi delle attenuanti e dei patteggiamenti per far sì che alla fine gli omicidi della strada rimangano di fatto impuniti. Va interpretata nei dettagli la novità della pena minima a 7 anni (attualmente sono 2 o 3 a seconda dei casi) quando l’omicida sia “soltanto” in stato di ebbrezza o l’omicidio sia conseguenza di altre singole tipologie di significative violazioni delle regole della strada anche se non accompagnate da condizioni di ebrietà (velocità, contromano, attraversamento col rosso ecc.). Elementi tutti da valutare sotto il profilo della congruità delle pene.

Circa  il cd “Ergastolo della patente” constatiamo che la revoca della licenza di guida viene ridotta a 3 fasce di ipotesi di 12, 20 e fino a 30 anni, condizioni che per i singoli casi da valutare possono essere accettabili.
Rimane una nostra specifica perplessità l’estensione parallela di queste nuove ed aumentate pene per analoghe tipologie di comportamenti per chi è alla guida di natanti, imbarcazioni e moto d’acqua. Come ASAPS non riteniamo opportuna questa estensione dell’Omicidio stradale a quello nautico, non perché i comportamenti siano da considerarsi meno gravi, anche se certamente molto più rari, ma perché temiamo che la discussione in aula di questa parte della norma sollevi una serie di ulteriori emendamenti e richieste di puntualizzazioni sollecitate dagli addetti alle attività di mare che in qualche modo possano appesantirne il percorso di approvazione.

Forlì 21 maggio 2015


Giordano Biserni
Presidente ASAPS


E ora aspettiamo che sia approvato al più presto in Aula. Alcune riflessioni. (ASAPS)

Giovedì, 21 Maggio 2015
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