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Salvataggi 21/04/2015

Alcuni salvataggi di questi giorni delle forze di polizia
Non solo contravvenzioni!

Tenta di suicidarsi da un ponte, donna afferrata in extremis da due poliziotti
A Empoli gli agenti sono riusciti a salvarla quando aveva già scavalcato la balaustra. Il gesto messo in atto per difficoltà economiche 

di Lucia Aterini
EMPOLI 20.04.2015 - Un gesto disperato che è stato scongiurato all'ultimo momento da due poliziotti in servizio su una volante. Una donna che stava tentando di suicidarsi e aveva già scavalcato in parte la spalletta del ponte bailey tra Empoli e Sovigliana è stata afferrata in extremis dai due agenti. Un intervento rapido e decisivo in cui un secondo in più avrebbe determinato un esito completamente diverso. La donna, sui sessanta anni, verso le 9,30 ha lasciato l'auto all'inizio del ponte. Si è diretta a piedi e a metà si è fermata. Nel frattempo, però, alcuni passanti si sono accorti della donna che procedeva con un'andatura strana. E quando hanno visto che cercava di scavalcare la balustra hanno chiamato il 113.  La volante era poco lontana diretta al centro Coop di S. Maria. I due agenti sono arrivati sul ponte e quando sono arrivati hanno trovato la donna con una gamba sul marciapiede e con l'altra che era sospesa nel vuoto. I due poliziotti l'hanno afferrata e portata in auto per calmarla. Poi è intervenuta un'automedica del 118 che ha portato la donna in ospedale. Alla base del suo gesto la perdita del lavoro e le conseguenti difficoltà economiche.  
 
Fonte della notizia: iltirreno.gelocal.it


Mamma dorme, bimbo esce, cc lo trovano
La porta malfunzionante, probabile nessun guaio per la donna
RAVENNA, 20 APR - A tre anni vagava in pigiama a scalzo in piena notte per le strade del suo paese. Mentre la madre, ignara che fosse uscito, dormiva. E' accaduto la scorsa notte a Russi, nel ravennate, dove una pattuglia dei carabinieri, si è imbattuta nel bimbo che camminava tutto solo. Dopo averlo rifocillato, i militari grazie a qualche domanda hanno realizzato da dove fosse arrivato. Il cattivo funzionamento dell'uscio, verificato dai militari, dovrebbe evitare strascichi penali alla mamma.
 
Fonte della notizia: ansa.it


Bimbo rischia di soffocare
Lo salvano due vigili eroi

Corso Italia, a tre mesi inghiotte una patatina che gli ostruisce le vie respiratorie Gli agenti lo rovesciano e con alcuni colpi sulla schiena evitano la tragedia
di Alan Conti
BOLZANO 18.04.2015 - Prontezza di riflessi e sangue freddo, salvano la vita. La dimostrazione concreta arriva dalla lodevole storia di due agenti della polizia municipale protagonisti di un salvataggio avvenuto l'altro giorno in Corso Italia (verso piazza Mazzini). I due vigili in servizio, Gianluca Masiero e Manuel Pigini, si sono accorti che due donne con in braccio un bebè di tre mesi erano in palese stato di agitazione. Il bambino, figlio di una coppia di peruviani, aveva appena ingerito una patatina che gli ostruiva le vie respiratorie ed era cianotico.  I passanti si erano accorti della drammaticità del momento ma non sapevano come intervenire. Provvidenziale, dunque l'arrivo degli agenti che hanno preso il bimbo e gli hanno applicato una classica operazione da pronto soccorso rovesciandolo in posizione prona e assestandogli due o tre colpi sulla schiena. Una manovra che ha permesso al bebè di espellere il pezzo di patatina con un colpo di tosse riprendendo a respirare. L’Associazione di pediatria ricorda che se si dovesse verificare il soffocamento, chiamare immediatamente il 118 e nel frattempo, effettuare le manovre elementari di soccorso. I genitori devono essere istruiti sulle più elementari manovre di posizionamento, apertura delle fauci, disostruzione del cavo orale e delle prime vie aeree: tutte le manovre devono essere finalizzate a favorire l'espulsione del corpo estraneo. In caso di soffocamento, quindi, il genitore (o chi per lui) può praticare la cosiddetta manovra di Heimlich, che prevede una particolare compressione della "bocca dello stomaco" per indurre elevazione del diaframma. Informazioni più dettagliate sulla manovra di Heimlich posso essere richieste al medico pediatra o a Centri medici specializzati . Pochi minuti dopo è arrivata la prima unità disponibile della Croce Rossa e sono scattate le operazioni di assistenza alla mamma e all’amica. A rendere ancora più delicata la situazione il fatto che la madre peruviana si presentava in stato di gravidanza. Sia lei sia il bimbo sono stati trasportati al pronto soccorso del San Maurizio. Dopo qualche ora e tutti gli accertamenti di rito, comunque, entrambi hanno potuto fare ritorno a casa senza alcuna conseguenza.  Al termine dei controlli, in ogni caso, i sanitari hanno sottolineato come le manovre di pronto soccorso messe in atto da Masiero e Pigini siano state corrette, perfettamente eseguite e dunque efficaci consentendo, probabilmente, di evitare conseguenze anche gravi per il piccolo.  Soddisfatto, ovviamente, è anche il comandante della polizia municipaleSergio Ronchetti: «Siamo orgogliosi della prontezza di riflessi dei nostri due agenti. Sono riusciti ad essere reattivi e freddi in una situazione oggettivamente complicata».
 
Fonte della notizia: altoadige.gelocal.it


Renzi con agenti che hanno salvato bimba
Abbandonata sulla strada, le hanno praticato massaggio cardiaco

POMPEI(NAPOLI), 18 APR - Gli agenti della Polizia di Stato, l'Assistente Capo Raffaele Santoro e l'Assistente Capo Valerio Conte, una settimana fa hanno salvato una neonata, abbandonata sul ciglio di una strada a Villa Literno. Renzi, a Pompei per la presentazione di ExpoIdee, tappa delle manifestazioni di Expo 2015, si è voluto congratulare con i due poliziotti perché grazie al loro tempestivo intervento e alle tecniche del massaggio cardiaco praticato hanno salvato la vita ad 'Emanuela'.
 
Fonte della notizia: ansa.it


Vigili salvano la vita alla neonata: «E' stato importante il corso della Cri»
Infatti i due agenti hanno partecipato insieme ad altri colleghi ad un corso di pronto soccorso voluto proprio dal corpo della Municipale anconetano e organizzato dai volontari della Croce Rossa di Ancona che, evidentemente, è stato rilevante
16.04.2015 - Fabrizio Toppi, 50 anni di Ancona e Raffaele Boeri, 46 anni di Ancona. Sono i due angeli della polizia Municipale che l’altro giorno hanno salvato una neonata di 20 giorni mentre stava soffocando. Prima è intervenuto Boeri sistemando la piccina sulle sue braccia per darle dei colpetti sulla schiena e poi ha proseguito il collega. Nemmeno loro erano coscienti di quanto fosse stato cruciale il loro intervento fino a ieri. «Non abbiamo fatto nulla di speciale abbiamo fatto solo quello che dovevamo - ha commentato l’agente Toppi - Conta solo che la bambina stia bene e ci riteniamo fortunati per aver contribuito a salvarla. Il corso di primo intervento fatto fuori orario di lavoro in Croce Rossa è stato importante. Ci sentiamo orgogliosi di aver dato il nostro contributo».
Infatti i due agenti hanno partecipato insieme ad altri colleghi ad un corso di pronto soccorso voluto proprio dal corpo della Municipale anconetano e organizzato dai volontari della Croce Rossa di Ancona. «Eravamo freschi di corso - prosegue l’agente - Io sto in Municipale da 23 anni e avevo fatto un corso appena entrato. Ma quello della croce Rossa ci ha aiutato ad essere più decisi nell’operato secondo me e in questo caso non era banale perché la bambina era piccolissima». Insomma un’azione decisa e una manovra corretta  che ha salvato una vita per cui Toppi ripercorre anche quegli attimi di alta tensione. «Eravamo davanti al comando e abbiamo sentito le urla, il mio collega Boeri ha cominciato con manovra dando dei colpetti sulla schiena mentre la bimba era su un fianco. Si era un po’ ripresa poi ho proseguito io. A quel punto è cominciato ad uscire un po’ di muco e rigurgito. Poi sono arrivati i soccorsi che hanno fatto il resto».
 
Fonte della notizia: anconatoday.it


Una storia commovente
L’amore ai tempi di Facebook: quattordicenne scappa da casa in cerca dell'amichetto, trovata dai vigili
Saltata la scuola, era venuta a Firenze a trovare un16enne

Firenze, 18 aprile 2015 - Scusa se ti chiamo amore ai tempi di Facebook. Sentimenti delicati, però avventurarvisi con tutta la forza e i tumulti emotivi dell’adolescenza non è cosa priva di rischi per i protagonisti. E di affanni e di preoccupazioni per i loro genitori. C’è una storia bella che hanno scoperto i vigili urbani. Scoperto e risolto: la trasferta fiorentina di una ragazzina all’inseguimento di un coetaneo, trasferta fatta all’oscuro dei genitori che – è bastato un pomeriggio di black out ‘informativo’ – erano già piombati in piena angoscia.
Lei non ha ancora quindici anni, lui sedici: si conoscono sul social, l’amicizia, i messaggini e – mistero e potenza dei sentimenti – i cuori vanno in tumulto. Le dice un giorno il ragazzo: sai, presto mi dovrò operare alle tonsille, sarà difficile sentirsi e scriversi. Lei – il coraggio delle donne – non mette troppo tempo in mezzo e decide di andare a trovarlo. Ma come si fa ad avere il permesso dai genitori? Impossibile deve aver pensato lei, e allora mercoledì scorso la quindicenne "fa forca" a scuola, sale su un treno che dalla Ciociaria, dove vive, la porta a Roma. A Termini prende un Eurostar e arriva a Firenze Santa Maria Novella: più o meno 340 chilometri. Comincia a cercarlo per ospedali: prima a Santa Maria Nuova. Poi Careggi. Si muove in taxi coi soldi della paghetta. Però non trova il ‘suo lui’. Non è in ospedale semplicemente perché è già stato dimesso ed è tornato a casa.
A metà pomeriggio la ragazza, stanca, delusa e affranta, incrocia in via Cesalpino una vigilessa e un vigile. Timida: "Scusate, mi sapete dire per la stazione. Devo tornare a casa".
L’agente Giovanna Santini, in servizio con il collega Roberto Bucci per controllare la viabilità stravolta dai cantieri, intuisce subito qualcosa. Ancora non sa cosa, però è certo qualcosa che non va. Perdipiù quella bambina non ha un accento fiorentino, chiede aiuto però parla col contagocce, come se volevve nascondere qualcosa. La vigilessa ha il giusto tatto nel convincerla ad aprirsi con lei, a raccontare e a spiegare.
"Come mai sei qui a Firenze? E i tuoi genitori?" le chiede senza farla mettere sulla difensiva, ma piuttosto rincuorandola.
‘Vengo da Frosinone, ho un amico in ospedale...Volevo andare a trovarlo. Sono stata a santa Maria Nuova e a Careggi: ce ne sono altri di ospedali dove potrei andare a cercarlo?‘. Va be’ ci penseremo dopo pensano gli agenti. Intanto prendiamoci cura di lei. Ancora le chiedono dei genitori: ‘La mamma? Ho il cellulare scarico non ricordo a memoria il numero del suo cellulare...’.
"Va bene. Ora la cerchiamo insieme, le telefoniamo dal comando così intanto si tranquillizza". Naturalmente i vigili trovano indirizzo e telefono della famiglia della ragazzina; quando chiamano a casa, nel basso Lazio, risponde la madre, già stravolta dall’ansia e dalla preoccupazione. "Parto subito", dice la donna. In nottata, alle 23.30 è a Firenze per riprendere la figlia. Grande sospiro di sollievo, la ramanzina del caso è questione privata, tra la madre e la figlia. Nel frattempo però i vigili vogliono verificare che il sedicenne esista per davvero. Il rischio, non aleatorio, è che dietro un profilo facebook di un minorenne si nasconda un pedofilo, come ha chiaramente fatto vedere uno spot televisivo. Perché casi del genere si sono già verificati. Invece no, il sedicenne c’è. Esiste. Spiega però sua madre con sorriso da madre che "non può parlare, sa l’hanno operato alle tonsille...".

diGiovanni Spano
Fonte della notizia: lanazione.it


Vagava tra i binari, al passaggio del treno: 43enne salvato dalla Polfer
L'uomo, fermato tra il 14° ed il 15° binario, potrebbe essersi introdotto in stazione attraverso il cancello di servizio di Vico Stame. Si era allontanato da una struttura sanitaria locale dove era in procinto di essere ricoverato
18.04.2015 - In stato confusionale, zigzagava pericolosamente tra i binari della stazione di Foggia, nonostante il passaggio imminente di due treni regionali e di una locomotiva in fase di manovra. Si tratta di un foggiano di 43 anni, tratto in salvo dall’intervento di tre agenti della Polfer di Foggia che si sono lanciati sui fasci binari e, dopo averlo bloccato con non poche difficoltà, sono riusciti a riportarlo sul marciapede. Verosimilmente, l’uomo – fermato tra il 14° ed il 15° binario, potrebbe essersi introdotto in stazione attraverso il cancello di servizio di Vico Stame. Immediati gli accertamenti di polizia, per rintracciare i familiari dell’uomo, allontanatosi da una struttura sanitaria locale dove era in procinto di essere ricoverato. Dato lo stato di agitazione, sul posto è stato necessario l'intervento dei sanitari del 118.
 
Fonte della notizia: foggiatoday.it


La polizia stradale di Palmanova salva 4 cuccioli di cane
18.04.2015 - Quattro cuccioli di cane trasportati su una macchina con targa ungherese, all’interno di un bagagliaio senza l’adeguata areazione, sono stati scoperti da una pattuglia della polizia stradale di Palmanova in provincia di Udine, sulla A4 all’altezza del casello di Latisana. I cuccioli, 2 carlini e 2 bouledogue, come accertato dal medico veterinario dell'ASL intervenuto sul posto, erano sprovvisti di documentazione e di microchip. I cuccioli, tutti di età inferiore ai 45 giorni e con un valore sul mercato italiano di circa 4.000 euro, sono stati affidati ad una struttura autorizzata dell'Isontino. Le indagini ancora in corso da parte della Squadra di polizia giudiziaria della Sottosezione di Palmanova hanno al momento portato alla denuncia in stato di libertà di una cittadina ungherese per il reato di maltrattamento di animali.
 
Fonte della notizia: lapresse.it


Imbarcano acqua, coppia salvata dalla polizia
L'imbarcazione si trovava nello specchio acqueo antistante lo stabilimento della Siot
17.04.2015 - Un natante di circa otto metri che stava imbarcando acqua è stato soccorso, nel pomeriggio di ieri, da una motovedetta della Squadra Nautica della questura di Trieste. L'imbarcazione, con a bordo una coppia - rende noto oggi la polizia - era stata da poco varata e si trovava nello specchio acqueo antistante lo stabilimento dell'oleodotto transalpino Siot. I due, che avevano tentato attivare una pompa di sentina, hanno attirato l'attenzione degli agenti che stavano perlustrando la zona, due dei quali si sono imbarcati sul natante in avaria e hanno iniziato a gettare fuori l'acqua imbarcata con mezzi di fortuna e a tamponare la falla con un sacco di plastica e uno straccio. Nel frattempo gli altri due a bordo della motovedetta hanno assicurato e trainato l'imbarcazione al polo nautico nel canale di Zaule. Del soccorso è stata informata anche la Guardia costiera.
 
Fonte della notizia: ilpiccolo.gelocal.it
 
 



Alcune attività di servizio non molto conosciute e poco divulgate (ASAPS)

Martedì, 21 Aprile 2015
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