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Articoli 26/01/2015

SISTRI: la storia infinita

di Girolamo Simonato*

Il sistema per la tracciabilità dei rifiuti, noto come SISTRI, ha prodotto molte “disavventure”, in quest’anno dovremmo registrare altre notizie non molto chiarificatrici e sicuramente oggetto di varie interpretazioni.

La cosa certa è che nel decreto è stato previsto un nuovo slittamento, prima di commentare e riportare la novella legislazione, è importante portare delle affermazioni di imprenditori e associazioni di categoria che devono convivere in questa situazione non molto trasparente.

In questi giorni nella stampa locale il Presidente Confartigianato Vicenza Agostino Bonomo così si è espresso: “Già nel 2010 doveva diventare operativo, ma il suo avvio è stato ripetutamente prorogato o comunque fittiziamente fatto slittare grazie alla non applicazione delle sanzioni che, anche per il 2015, non potranno essere imposte alle imprese che non lo utilizzano. Se a fronte di un sistema che “non gira” si è avuto il buonsenso di non applicare ancora le sanzioni, diverso è l’atteggiamento circa il contributo da far pagare annualmente alle imprese che rientrano comunque nell’obbligo di adesione al Sistri – spiega una nota della categoria – Esse, infatti, dovevano versare entro il 31 dicembre scorso il contributo per il 2014, scadenza che è stata prorogata al 31 gennaio prossimo con una nota pubblicata in Gazzetta Ufficiale l’ultimo giorno dell’anno e della quale si è potuto prendere visione solo l’1 gennaio.

Il mancato pagamento del contributo 2014 è soggetto a una sanzione che varia da 15.500 a 93.000 euro. Una vicenda incredibile e indegna di un Paese civile, all’ennesima riprova di ottusità nei confronti delle aziende: viene chiesto un contributo minimo di 180 euro per il 2014 alle imprese che non hanno mai utilizzato il Sistri semplicemente perché il sistema crea problemi continui, come testimonia il fatto che fino alla fine di quest’anno non verranno applicate sanzioni se non lo si impiega. Risultato, molte imprese dovranno pagare anche qualche migliaio di euro senza un perché. È un’autentica vessazione senza motivo alcuno, e ci meraviglia che dopo cinque anni dall’istituzione del Sistri la classe politica non abbia ancora deciso di mettervi la parola fine. Anzi, a metà anno verrà istituita una gara europea per 1 l’affidamento dell’appalto della gestione del Sistri, aggiungendo nuovi problemi a quelli già esistenti”.

Nel sito trasportoeuropa.it in questi giorni, in merito a questo strumento è stato pubblicato quanto segue: “Lo definiscono “l’ennesimo pasticcio all’italiana”. È l’ultimo rinvio per il Sistri, previsto dal Decreto Milleproroghe 2015, contestato dalle associazioni dell’autotrasporto perché non comprende anche il rinvio del pagamento del contributo annuale. Finora, infatti, tutte le proroghe del Sistri sono state attuate in maniera unificata, mentre il Milleproroghe separa il rinvio delle sanzioni per la mancata applicazione del sistema di tracciamento (al 1° gennaio 2016) da quelle per la mancata iscrizione o il mancato pagamento del contributo annuale da parte delle imprese iscritte, che dovrà avvenire entro il 1° febbraio 2015.
La quota prevista varia secondo il numero dei veicoli e può raggiungere i 25mila euro per azienda. Chi non paga, è soggetto a una sanzione da 15.500 a 93.000 euro. Contro questa incongruenza, le associazioni Anita e Conftrasporto hanno inviato una lettera ai ministri dell’Ambiente e dei Trasporti per chiedere il rinvio del pagamento del contributo, unificandolo alla data del 1° gennaio 2016.”

Per il sistema sanzionatorio, si apprende che le sanzioni per la mancata iscrizione e l’omesso pagamento del contributo annuale si applicheranno a decorrere dal 1° febbraio 2015.

Questo ci induce a pensare che per le sanzioni vi sia una doppia partenza:

  1.  quelle previste dall’articolo 260-bis, D.lgs. 152/2006, commi 1 (omessa iscrizione «nei termini previsti») e 2 (omesso pagamento del contributo annuale «nei termini previsti») si applicheranno dal 1° febbraio 2015
  2. Quelle di cui all’articolo 260-bis, commi da 3 a 9 e all’articolo 260-ter si applicheranno dal 1° gennaio 2016.

Per fare un po’ di chiarezza, si può dire che fino alla fine del corrente anno 2015 si applicheranno le regole e le sanzioni per registro di carico e scarico e formulario previste dal D.lgs. 152/2006 nella versione vigente prima della riforma del D.lgs. 205/2010, fermo restando che obbligati al Sistri dovranno usare anche tale sistema dovranno produrre anche le scritture.

 

*Direttore motorioggi.it

 

Lunedì, 26 Gennaio 2015
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