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2014 Primo Semestre , Report ,... 10/07/2014

Viareggio: contromano mortale sulla bretella A11
Muore un’anziana che si scontra in galleria con un’altra auto

I dati del 2014: 170 eventi, 17 morti e 128 feriti. Una volta la polizia ne bloccava più di uno su due, oggi nemmeno 3 su 10

 

(ASAPS) VIAREGGIO, 10 luglio 2014 – Tutto è avvenuto martedì pomeriggio (8 luglio) in una manciata di pochi, lunghissimi minuti. Sulla bretella dell’A11 che collega Lucca a Viareggio e che raccorda il tracciato della Firenze-Mare all’A12 Genova-Rosignano, una Panda stava percorrendo contromano la carreggiata che dalla costa conduce a Lucca: decine le telefonate al 113 e al 112 da parte di utenti terrorizzati, frenetiche le comunicazioni su Isoradio, inutile la corsa delle pattuglie della Polizia Stradale di Viareggio, allertate dal COA di Firenze e dalle sale operative di Questura e Carabinieri, perché alla fine la piccola Panda con a bordo Mara Caneschi, una signora di 78 anni, si è scontrata con una Volvo in corsia di sorpasso e per lei non c’è stato niente da fare.

 

Estratta ancora viva dall’abitacolo della sua utilitaria, è stata caricata su un’ambulanza medicalizzata del 118 e trasferita al Cisanello di Lucca, dove è poi morta nel corso della notte. Ferito anche il conducente dell’altra macchina, ma le sue condizioni non sono gravi.

 

L’incidente è avvenuto all’interno della galleria Monte Quiesa, nel peggiore degli scenari possibili: il tunnel – come tutta la bretella – dispone di sole due corsie e in quel tratto l’arteria compie una curva a destra. La Panda percorreva la corsia di sorpasso, circostanza questa che nei contromano si ripete spesso:la corsia di sinistra corrisponde infatti alla destra per chi la percorre nel senso inverso ma quello che è un semplice e inconsapevole automatismo, si rivela nei fatti un fattore killer e forse solo la correttezza della condotta di guida del conducente della Volvo, che rispettava con ogni probabilità i limiti di velocità, ha limitato di molto i danni.

 

La Polizia Stradale di Viareggio, intervenuta in forze per i soccorsi e i rilievi, cercherà di dare risposta ai tanti interrogativi che l’ennesimo contromano finito in tragedia pone.

 

Nel corso dei primi 6 mesi del 2014, infatti, sono ben 170 gli eventi finiti nello speciale osservatorio istituito dall’ASAPS sull’argomento: 170 eventi che hanno provocato 17 vittime e 128 feriti. Il progressivo ripiegamento delle forze di polizia dal territorio, in particolar modo della Polizia Stradale, rischia di aggravare gli effetti di manovre che, qualunque sia il fattore che le scatena, lascia sulla strada scenari da attentato terroristico. Un dato tra tutti: nel primo semestre di quest’anno, le forze di polizia sono riuscite a bloccare “solo” 49 eventi su 170, il 28,8%. Nel 2007 se ne bloccava il 57,1%, nel 2008 il 56,7%, nel 2009 il 51,6%, nel 2010 il 50,7%, nel 2011 il 47,4%, nel 2012 il 42% e nel 2013 il 33,3%.

 

Il contromano è un fenomeno del quale si parla poco e che rappresenta certamente una nicchia minima della sinistrosità, ma i fattori scatenanti e la dinamica degli impatti lo rendono uno dei pericoli più letali: nell’8,8% dei casi si è rivelato, almeno per quest’anno, evento letale e nel 31,2% degli eventi ha comunque prodotto feriti.
Gli anziani, sempre in questo primo semestre 2014, sono 1 su 10. A primo esame pochi, ma sappiamo che un ultrasettantenne non ha la stessa percorrenza chilometrica di un 30/40enne. Comunque, sempre meno rispetto ai cittadini stranieri (26,5%) che rappresentano il 7/8% della popolazione censita e a conducenti in stato di ebbrezza alcoolica o da stupefacenti (20%). 42 contromano si sono poi originati in inseguimenti tra forze di polizia e criminali (24,7%) mentre “solo” il 45,9% ha avuto come teatro l’autostrada. La maggior parte dei casi è stata infatti registrata sulla rete ordinaria, in tutto 78 scontri pari al 54,1% del totale.

 

Dunque, c’è qualcosa che non va e la tecnologia, da sola, non basta a metterci una pezza. La segnaletica a messaggio variabile praticamente non esiste o non è tempestivamente attivabile sulla rete ordinaria e in contesti diversi dall’autostrada le divise diminuiscono senza soluzione di continuità: organici vecchi, benzina agli sgoccioli e tutto ciò che consegue alle troppe polizie che, sorde e cieche tra loro, pattugliano il territorio cominciano a rappresentare un vero e proprio ostacolo alla messa in sicurezza del sistema viario italiano. Peccato: proprio ora che la coscienza della gente comincia a cambiare, servirebbero segnali diversi. (ASAPS)

 


 

Un altro contromano mortale. Tutti i dati dell’Osservatorio ASAPS del primo semestre 2014. Diminuiscono  gli interventi risolutivi delle forze di polizia.
Come mai? Non sarà che calano le pattuglie? (ASAPS)

 

Giovedì, 10 Luglio 2014
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