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Irlanda del Nord, spot choc: nella quarta nazione del Regno Unito, tanti abitanti quanti in Sardegna, ma nella nostra Isola ci sono il doppio dei morti le autorità locali puntano anche sulla coscienza.

Foto di repertorio dalla rete

(ASAPS) BELFAST (IRLANDA DEL NORD), 3 luglio 2014 – Non è una questione di stomaco, non c'è niente di subliminale o splatter; quando l'auto si ribalta, sfonda il muro e piomba sui bambini resti semplicemente senza fiato e il messaggio è diretto: se vai forte, non puoi controllare le conseguenze della tua velocità. Vergognati!
La mettono sul personale in Irlanda, con la nuova campagna che il governo ha mandato in onda a partire dalla metà di giugno e composta da un video (vietato ai minori di 15 anni) che nella sua semplice ricerca dello choc coglie perfettamente nel segno (clicca qui) e dalle cifre della mortalità. Il titolo rispecchia la semplicità del programma (shame on you! vergognati!) e il tema su cui si fonda è la velocità. Nella più piccola delle 4 nazioni che costituiscono il Regno Unito, composta da poco meno di 1 milione e 800mila abitanti, nel corso del 2013 sono morte 56 persone, contro le 48 del 2012, le 59 del 2011 e le 55 del 2010.

 

L'allarme c'è e i vertici del dipartimento dell'Ambiente (DOE) lo prendono sul serio: dal 2000 le persone uccise dalla velocità eccessiva o comunque non commisurata, sono state 391, mentre i feriti gravi 2.903.
Secondo il DOE, il rischio di morte per i pedoni aumenta da 3 volte e mezzo a 5 volte e mezzo quando la velocità passa da 30 a 40 miglia orarie (più o meno da 48 a 64 chilometri all'ora) e nei tratti in cui è stato rilevato un aumento della velocità media del 5%, il rischio di ferite gravi per gli investiti è cresciuto del 15%, mentre il rischio morte si innalza del 25%.

 

Il processo culturale è semplice: noi informiamo, spieghiamo cosa accade, facciamo quanti più controlli possibili per salvare vite e chi mette a rischio il nostro lavoro (quello di salvare vite, appunto) deve sapere che la legge non potrà fare sconti.
Anche i meno ferrati in materia comprendono che, data l'alta qualità del controllo operato in Irlanda del Nord dal servizio di polizia, il paese ha raggiunto una soglia fisiologica che per essere superata e tendere allo zero, ha bisogno di una strategia aggiuntiva. Il ricorso al video-choc non è una novità e basta passare in rassegna la pagina dedicata (clicca qui) per averne una dimostrazione, ma sicuramente non basta. Così, le autorità puntano alle coscienze e al coinvolgimento personale do ogni cittadino: da qui, il vergognati.

 

La vittimologia stradale irlandese rivela che sulla strada muoiono molti più uomini che donne e che il numero dei bambini rimasti uccisi per colpa di comportamenti scellerati, velocità in testa, è in aumento: l'Irlanda del Nord – che ha un numero di abitanti molto simile a quello della nostra Sardegna, contando però circa 200mila abitanti in più – dovrebbe essere un faro anche per noi. I dati del 2012, come abbiamo visto, parlano di 48 vittime: ebbene, in Sardegna, nello stesso periodo, le vittime sono state 85 e i feriti 5.189. Pur non avendo dati sulla gravità delle lesioni, il divario è evidente. Da cosa dipende? Semplice: dalla legge, dalla certezza della pena, dal law-enforcement e  dalla coscienza collettiva. In Irlanda del Nord la soglia legale alcolemica è attestata, come nel resto del Regno Unito, a 0,8 g/l.

 

La politica governativa, che coinvolge associazioni e forze di polizia e che si estrinseca in un paese che vanta una forte tradizione culturale legata al consumo di birra, è quella di convincere che chi guida non deve bere. Per questo motivo, anche a soglia più elevata, la diffusa consapevolezza che la guida in stato di ebbrezza è un rischio per sé stessi e per gli altri, unita alla certezza di essere sanzionati in caso di controlli (diffusi ed efficaci), il livello di drunk-drivers è arrivato da tempo ad una soglia minima: in un'intervista rilasciata alla BBC nel gennaio 2013, il caposquadra dei vigili del fuoco Dale Ashford (nel Regno Unito il Fire & Rescue Service affianca la Polizia nei controlli preventivi) ha detto di aver partecipato, nel solo 2012, a 633 arresti in flagranza di reati stradali e  il soprintendente di polizia Mark Purdon – che si occupa di sinistrosità stradale – nel commentare i risultati conseguiti nel corso dell'anno, ha prima di tutto rivolto un pensiero ai familiari delle vittime, scusandosi (!!!) per non essere riuscito a fare di più. “Il dolore di queste morti evitabili ha toccato familiari, amici e tutta la comunità dell'Irlanda del Nord e oltre”, ha detto (clicca qui). 

 

In Irlanda del Nord, come nel resto del Regno Unito, guidare in stato di ebbrezza comporta una condanna minima di 6 mesi (con ammenda di 5mila sterline, sospensione della patente da 12 a 36 mesi), che, in caso di incidente mortale arriva a 14 anni di carcere, a una sanzione indefinita che il giudice calcola in relazione al danno provocato, e la sospensione della patente da un minimi di 2 anni alla revoca perpetua. (ASAPS)
 

 

 

 

Giovedì, 03 Luglio 2014
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