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Notizie brevi 14/01/2014

Quasi annullate le stragi del sabato sera in Romagna. Se ne occupa il Corriere della Sera. Un commento in prima pagina di Beppe Severgnini, da sempre attento osservatore del fenomeno ed estimatore del lavoro svolto dall'ASAPS

>Sulle strade l'Italia che riesce a sorprendere

di Beppe Severgni


>Le stragi in auto I numeri dell'Asaps sul 2013: "Effetto di sanzioni e controlli". Calo anche a livello nazionale

L'anno con meno ragazzi morti nella Romagna del sabato sera
"Sei vittime in 19 incidenti". In provincia di Forlì -34%

di Alessio Ribaudo

 

 

(ASAPS) Siamo orgogliosi per aver contribuito con le nostre battaglie ad una inversione di tendenza  delle Stragi del sabato sera,  che hanno decimato i nostri giovani negli ultimi 30 anni.  Una volta tanto  siamo riusciti a “decimare” i morti in Romagna e nel resto del Paese. La notizia aveva trovato ampio risalto nelle pagine locali de il Resto del Carlino e del Corriere di Forlì. Oggi con gli articoli di Alessio Ribaudo del Corriere della Sera e con il commento di Beppe Severgnini, da sempre attento osservatore del fenomeno e sostenitore del nostro impegno, abbiamo una sorta di certificazione di qualità del fatto che l’impegno serio paga.
Parliamo di un fenomeno di vero stragismo stradale che fin dagli anni ‘80 e ‘90 falciava centinaia e centinaia di giovani nelle notti del fine settimana, specie nelle strade della Romagna, del Veneto, della zona dei Laghi, della Versilia, terre sempre ad alta vocazione infortunistica.
L’impegno della Polizia Stradale, dei Carabinieri e poi delle Polizia Locali,  ha portato ad un risultato che solo 10 anni fa era impensabile.
Per fermarci alla Romagna e alle 3 province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini abbiamo registrato 19 incidenti gravi nel 2013 con la perdita di  6 giovanissime vittime, che sono sempre troppe sia chiaro, ma che sono certamente un risultato positivo se si considera che nelle notti del week-end degli anni ‘90 si contavano ancora 2-3 morti, e a volte anche di più, ogni fine settimana.
Il successo è il frutto di questo impegno, di leggi più severe, di uso dell’etilometro ad alzo zero, di campagne di informazione come Brindo con prudenza, di un cambio del modello del divertimento ora improntato ad un minor nomadismo e a più stanzialità.
A tutto questo l’ASAPS ha dato il suo storico contributo. Siamo stati sempre i mastini della sicurezza stradale e i ragionieri della contabilità più triste. Oggi siamo orgogliosi di questi risultati che consideriamo un po’ anche nostri.
Per ora se ne sono accorti solo i più importanti organi di informazione. Le istituzioni locali e nazionali? Tacciono. (ASAPS)
 

 

>Leggi l'articolo

 

 


La soddisfazione per aver contribuito ad un risultato importante. Decine di giovani vite risparmiate. La soddisfazione per il commento di un grande quotidiano e di una grande firma del giornalismo. Le istituzioni locali e nazionali? Tacciono, forse non se ne sono accorte. (ASAPS)

 

 

Martedì, 14 Gennaio 2014
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