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Mi presti la macchina?
È entrata in vigore la norma che prevede l’obbligo di comunicare il nominativo alla Motorizzazione… che non è in grado di recepirlo per mancanza del Software

Foto di repertorio dalla rete

(ASAPS) Diciamo che in Italia va così; o meglio, anche così in certi casi di leggi, norme o decreti scritti e difficilmente applicabili come nel caso in questione.
Il 7 dicembre è entrata in vigore una norma che regolamenta il prestito del veicolo a persona diversa da un familiare. In buona sostanza chi affida le chiavi della moto o della macchina a un amico o un conoscente per ragioni di altruismo o reale bisogno, per un periodo superiore a 30 giorni, deve fare i conti con l’articolo 246 bis del regolamento di esecuzione del Codice della Strada, introdotto dal Dpr 19/2012.
Nel caso specifico occorre annotare sulla carta di circolazione il nome del comodatario (persona cui si affida il veicolo in comodato) unitamente alla data in cui il prestito viene a scadere e l’auto dovrebbe essere utilizzata dal reale proprietario.
Come dicevamo sono esenti dall’obbligo di annotazione i familiari, che possono tranquillamente continuare a lasciare a piedi il componente più accomodante del nucleo stesso.
Poiché devono essere annotati il nome della persona cui viene affidato in comodato il veicolo e anche la scadenza del contratto, viene spontaneo pensare che debba essere redatto un vero e proprio atto formale di cessione momentanea del veicolo ma, a tutt’oggi, non sono ancora state fornite risposte in merito.
In attesa di eventuali circolari in merito la Motorizzazione (e qui si vede lo spirito Italico) comunica che non è in grado di procedere con gli aggiornamenti dei dati d’archivio e dei documenti di circolazione con i dati dei soggetti diversi dagli intestatari degli stessi perché… “le procedure informatiche necessarie sono in corso di realizzazione”. Certo, una improvvisa legge come questa uscita prima che il sistema informatico fosse messo nelle condizioni di applicarla, crea un certo disagio anche negli stessi funzionari della Motorizzazione. Come non capirli.
In questa maniera però non è possibile procedere neppure con l’applicazione delle sanzioni previste dalla norma e, cioè, 653 euro di multa e ritiro del libretto.
Siamo quasi sicuri che i prestiti anche dopo saranno tutti di 29 giorni, rinnovabili…
Un autogol bello e buono ma ormai in Italia siamo abituati a tutto, come nel calcio: catenaccio vittorie e scandali. (ASAPS)
 

Lunedì, 07 Gennaio 2013
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